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Chi soffre di dolore cronico tende a prendere peso

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È risaputo che concedersi una gustosa coccola a tavola aiuta a stare meglio quando siamo un po’ giù di morale. Un cioccolatino, un dolcetto fuori programma, un saporito sandwich farcito  fuori dai pasti sono tutte concessioni che generano benessere e, in qualche modo, ci aiutano a stare meglio. Ma cosa succede se il malessere non è psicologico, ma fisico? Queste piccole concessioni sono d’aiuto anche quando si soffre di dolori cronici, come mal di schiena o  emicranie? Sembrerebbe proprio di sì e sarebbe proprio questo il motivo per cui chi soffre di dolori cronici tende a  prendere peso. 

Il dolore governa le abitudini 

Il dolore costante genera uno stato di continua sofferenza e, proprio come accade per il malessere psicologico, il nostro corpo “chiede” quegli alimenti che sono più gustosi e che generano piacere. Se a questo si aggiunge il fatto che, a causa del dolore, si è costretti a ridurre l’attività fisica, si ha la ricetta perfetta per ingrassare senza accorgersene. 

Il piacere della tavola

Il gusto e la bontà di ciò che mangiamo sono il primo motore che ci spinge a selezionare ciò che metteremo nel nostro piatto. Il cibo non serve solo a nutrirci e a dare al corpo l’energia di cui ha bisogno, ma è anche una fonte di piacere e  di benessere psicologico.

Lo studio Made in USA

Paul Geha, uno psichiatra specializzato in neuroscienza del dolore, edonismo e alimentazione, ha guidato un gruppo di ricercatori in uno studio che aveva come obiettivo quello di definire la relazione esistente tra dolore cronico, dolore acuto e determinati regimi alimentari. I risultati della ricerca – durata più di un anno – hanno evidenziato forti differenze nell’alimentazione di chi è affetto da dolore cronico e acuto alla schiena, proprio a seconda del dolore.

Il piacere e il dolore

Lo studio ha coinvolto un campione di pazienti diviso tra pazienti affetti da dolore cronico alla schiena e pazienti affetti da lombalgie acute (forti, ma limitate nel tempo). Il dolore cronico è quasi sempre associato ad anedonia (la perdita o l’incapacità di provare piacere nello svolgimento di attività gratificanti) e alla diminuzione della motivazione, alterazioni comportamentali quasi sempre collegate ad alterazioni nel  sistema limbico. Questa relazione potrebbe spiegare l’aumento del rischio di obesità nei pazienti con dolore cronico.

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Dolore e cibi grassi

Oltre al tipo di dolore, per ciascun paziente è stato delineato il profilo alimentare seguito e per tutti i pazienti è stato evidenziato come all’aumentare del dolore corrispondesse in modo sistematico un aumento considerevole di cibi ricchi di grassi. Un’elaborazione edonica del cibo. 

Il risultato della ricerca

A distanza di un anno, la ricerca ha evidenziato che solo i pazienti interessati da mal di schiena acuti (limitati nel tempo) sono tornati a un’alimentazione regolare con più facilità. I pazienti interessati da dolore cronico che si protraeva per mesi, invece, non solo hanno manifestato maggiore difficoltà a seguire una dieta regolare, ma al protrarsi del dolore si è evidenziata una crescita direttamente proporzionale nel consumo dei cibi grassi. Come se il solo gusto non fosse più sufficiente e fosse necessario  aumentare anche le quantità. 

Il Nucleus Accumbens

Tranquilli, non è un insulto o una formula magica. È una struttura del nostro cervello che si è rivelata decisiva nella ricerca sulla correlazione tra dolore cronico e l’aumento di peso. Il Nucleus Accumbens gioca un ruolo determinante nei processi cognitivi dell’avversione, della motivazione, della ricompensa. Ma anche nella dipendenza e nell’elaborazione delle sensazioni di piacere e di paura, oltre a generare l’effetto placebo. Durante la loro ricerca, il dottor Geha e  il suo team hanno visto come la funzionalità di questa struttura cerebrale era normale nei pazienti affetti da dolore acuto, ma che si andava via via affievolendo nei pazienti con dolore cronico. Da questa modificazione delle strutture cerebrali è stata evidenziata la stretta correlazione tra il dolore cronico e un’alimentazione che predilige cibi ricchi di grassi. Quindi una stretta relazione tra il dolore cronico e la tendenza a  ingrassare.

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