A un anno esatto dall’operazione per la diastasi addominale, Irene Capuano racconta la sua esperienza. Nonostante questo problema riguardi circa il 30% delle donne che hanno partorito, resto un argomento a cui non viene data la giusta attenzione. Molto spesso viene considerato come un mero problema estetico, ma non è così. Che l’esperienza della Capuano possa essere d’aiuto a molte altre donne? Vediamo meglio di cosa si tratta e come sta oggi la compagna di Francesco Arca.
La diastasi addominale consiste nella separazione della muscolatura retto-addominale centrale, nella parete addominale anteriore. I muscoli addominali (destro e sinistro) sono tenuti insieme da un tessuto connettivo che li tiene insieme dallo sterno fino al bacino. Questo tessuto è molto resistente, ma molto poco elastico e, in alcuni casi – come una gravidanza –, può sfibrarsi o diventare più sottile, lasciando separare i muscoli che dovrebbe tenere vicini. In questo caso si parla di diastasi.
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Esattamente un anno fa, Irene Capuano si era sottoposta all’intervento per eliminare la sua diastasi addominale in una clinica privata romana e subito dopo l’intervento scriveva su Instagram: “È arrivato il momento di ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato in questo percorso… che mi stanno vicino che hanno avuto un pensiero per me e siete tantissimi. […] Il percorso è lungo, i primi giorni non sono una passeggiata. C’è bisogno di aiuto in casa e con i bimbi ma la voglia di tornare in forma e vedermi finalmente bene non ha prezzo! Quindi denti stretti e sorriso di buon auspicio sempre. In bocca al lupo a chi deve operarsi, a chi è indecisa, a chi non riesce a trovare il coraggio. Tutto si fa, basta affidarsi a medici preparati seri ma soprattutto umanamente coinvolti nel tuo percorso.”
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Irene Capuano e Francesco Arca sono genitori di due bambini: Mariasole nata del 2015 e Brando Maria venuto al mondo nel 2018, anno dal quale l’imprenditrice digitale soffre della diastasi in conseguenza del parto.
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Aveva poi raccontato in un video: “La prima settimana sarà la più difficile. Dovrò fare fisioterapia, ma sono strafelice di aver fatto questo intervento! Starò meglio e non spunterà più una pancia enorme per ogni piccola cosa che mangio.” Dopo un anno da queste sue parole, sembra essere andato tutto come programmato.
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A un anno esatto dall’intervento ha pubblicato un altro post, mostrando a tutti il risultato del suo percorso: “Un anno è passato dalla mia operazione di diastasi addominale. Spesso mi chiedete info sull’operazione, sul post (operazione, ndr.) e sulla cicatrice. Beh, questo è il risultato grazie a un team meraviglioso che ancora oggi mi segue.” E ha poi ringraziato nuovamente i medici, la clinica e la sua fisioterapista che l’ha seguita nella sua riabilitazione.
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“Mi chiedete se lo rifarei. Beh, assolutamente sì. Ci sono stati due punti fondamentali: la struttura e il team che mi ha seguito. Dovete affidarvi a professionisti seri, competenti. Allora avrete risultati super soddisfacenti. Dopo l’operazione inizia la fase del post: cura della cicatrice, macchinari per l’eliminazione di ritenzione e gonfiori e nutrizione, fondamentale per mantenere il vostro corpo in perfetta sintonia.”
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A chi le ha chiesto perché ha scelto di sottoporsi all’operazione e di condividere la sua esperienza sui social, la Capuano ha risposto così: “L’ho fatto perché avevo una cattiva digestione, lo stomaco perennemente in fuori e la schiena molto dolorante.” Ha condiviso il suo percorso “in primo luogo, perché sto bene e perché volevo ringraziare tutte le donne che mi hanno scritto. Quelle che hanno avuto questo tipo di problema e l’hanno superato, e quelle che ancora non l’hanno fatto perché hanno paura. Vorrei dare forza a tutte quelle donne che hanno lo stesso problema.”
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