Quello che mangiamo ha un effetto notevole sulla salute dei nostri denti e sul cavo orale in generale. Alcuni cibi o bevande possono provocare alito cattivo e macchiare i denti. Una periodica pulizia dal dentista di certo può aiutare a rimuovere le macchie in modo più professionale, ma prendersi cura quotidianamente dell’igiene orale e utilizzare dei dentifrici sbiancanti è utilissimo per avere sempre un sorriso bianco e luminoso. Ma quali sono gli effetti collaterali? I dentifrici sbiancanti promettono certamente denti più bianchi, ma è sempre sicuro usarli?
Che cos’è un dentifricio sbiancante?
Il dentifricio sbiancante è un tipo di dentifricio creato appositamente per rimuovere le macchie superficiali dai denti, facendo riemergere il loro bianco naturale, migliorando l’aspetto generale di tutta la bocca. È un prodotto che agisce soprattutto sull’ingiallimento causato dal cibo, dalle bevande e dal fumo. Un dentifricio sbiancante può aiutare a rimuovere le macchie dai denti e a migliorarne l’aspetto.
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Come funzionano?
Ciò che rende i dentifrici sbiancanti efficaci è generalmente una combinazione di agenti chimici. Tra gli ingredienti di questi dentifrici spesso si trovano abrasivi leggeri come la silice, il carbonato di calcio o il bicarbonato di sodio che aiutano a rimuovere le macchie superficiali senza danneggiare lo smalto, utili per rendere i denti più levigati e farli sembrare più bianchi. Altri, invece, contengono sbiancanti come il perossido di idrogeno o il perossido di carbamide, che rimuovono le macchie dei denti chimicamente. Queste sostanze sono in grado di penetrare nello smalto e interagire con i composti che le causano. Altri ancora utilizzano degli enzimi, come la bromelina.
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Quali sono i possibili effetti collaterali?
L’uso quotidiano e prolungato dei dentifrici sbiancanti può avere alcuni effetti collaterali. Quelli più comuni riguardano la sensibilità dei denti, le gengive irritabili e l’erosione dello smalto. Le sostanze utilizzate nei dentifrici sbiancanti possono causare una maggiore sensibilità ai denti, che si acuisce certamente quando si consumano cibi e bevande caldi o freddi.
A volte i dentifrici sbiancanti, per schiarire il colore dei denti di una o due tonalità, possono modificare il contenuto minerale dei denti. E modificando la consistenza della superficie dei denti può capitare che la microdurezza dello smalto si riduca. E se lo smalto si erode aumenta il rischio di carie e di sensibilità dentaria.
Esiste un valore per stimare l’abrasività di un dentifricio che si misura in una scala da 0 a oltre 200. Da 0 a 70 si ha una bassa abrasività, quindi il prodotto può essere utilizzato per un lungo periodo. Da 70 a 100 si ha una media abrasività. Da 100 a 150 si ha un’alta abrasività, molto efficace contro le macchie, ma è un prodotto da usare con cautela. Da 150 a oltre 200, l’abrasività è molto elevata e di solito si tratta di prodotti da usare sotto controllo medico.
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Come ridurre al minimo gli effetti collaterali di un dentifricio sbiancante?
Per ridurre al minimo gli effetti collaterali del dentifricio sbiancante è sufficiente seguire delle piccole e semplici regole. È importante utilizzarlo solo quando è necessario o per brevi periodi, soprattutto se si sceglie un prodotto con un’elevata abrasività. È bene alternare il dentifricio sbiancante con il normale dentifricio al fluoro. Utilizzare uno spazzolino con setole morbide e non esercitare una forza eccessiva durante lo spazzolamento.
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Per chi è totalmente sconsigliato?
Ci sono alcune persone per le quali l’uso del dentifricio sbiancante risulta sconsigliato. Le persone che già soffrono di sensibilità dentale possono avvertire un maggiore disagio. Lo stesso vale per chi soffre di gengiviti o di altre malattie paradontali. Anche i bambini sotto i 10 anni dovrebbero evitare i dentifrici sbiancanti, sia per il rischio che corrono di danneggiare lo smalto sia per la possibilità di ingerire particelle abrasive o sostanze chimiche.
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L’uso dei dentifrici sbiancanti è quindi sicuro, ma bisogna utilizzarlo con parsimonia, prestando attenzione alle proprie particolari necessità.