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Vino bianco VS vino rosso

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Non si può fare un buon pranzo o una buona cena senza portare in tavola un buon vino, bianco o rosso che sia. Gli amanti del vino in Italia (e nel mondo) sono tantissimi e sembrano essere in costante  aumento. Cresce il numero degli appassionati dell’enologia e con essi la cultura e il sapere che orbita intorno a questa realtà tanto affascinante quanto complessa. Le caratteristiche delle uve, le provenienze, i territori, le lavorazioni sono tutti fattori che concorrono a determinare il prodotto: il vino che arriva nei nostri calici e con il quale ci deliziamo durante nostre serate in compagnia. Ma partiamo dall’ABC: sapete qual è la differenza tra vino rosso e vino bianco? E sapreste dire qual è il migliore tra i due? Seguiteci in questo piccolo viaggio tra vinificazioni e curiosità e   ne saprete qualcosina in più.

Vino bianco da uve rosse

No, non avete letto male. C’è proprio scritto “vino bianco da uve rosse” perché è un processo di produzione del vino molto più comune di quanto si creda. Il vino bianco non si produce solo con le uve bianche, ma spesso lo si fa con le uve rosse. Non tutti lo sanno, ma questo è possibile utilizzando semplicemente metodi di lavorazione differenti. Un esempio? Lo champagne francese. (Ok, è uno champagne e non un vino fermo, ma se ci limitiamo al colore, l’esempio funziona ed è calzante!) Lo champagne, con il suo caratteristico colore bianco, viene tradizionalmente prodotto con il Pinot Nero. 

Vino bianco o vino rosso? 

Il vino altro non è che un succo d’uva fermentato: si raccolgono le uve, si pigiano, per essere poi messe in appositi contenitori (secchi, tini, serbatoi di acciaio) a fermentare. Durante la fermentazione, gli zuccheri naturalmente presenti nel succo d’uva si trasformano in alcol. L’uva pigiata dopo la raccolta viene anche pressata. Si tratta di un procedimento grazie al quale si rimuovono le bucce e altri sedimenti presenti nella frutta. Il momento in cui viene fatta la pressatura (se prima o dopo la fermentazione) è uno dei passaggi che determinano il colore del prodotto finale; il tempo e il modo in cui viene effettuato questo processo stabilisce se alla fine avremo un vino bianco o un vino rosso. 

Vino bianco 

Se dopo la raccolta l’uva viene pressata, prima di essere messa a fermentare (se vengono quindi rimosse tutte le bucce, i semi e i raspi) il vino che avremo alla fine della lavorazione sarà di colore bianco. E questo avviene anche con le uve rosse perché non si dà loro il tempo per rilasciare nel succo i pigmenti. 

Vino rosso 

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Quando si parla di vino rosso invece, il procedimento solitamente è questo: si lascia a fermentare il succo insieme a tutte le bucce, i semi e i raspi. Le caratteristiche dell’uva, i tempi di fermentazione e le tecniche di lavorazione sono ciò che poi porta al prodotto finale, ciò che definisce il colore, il  sapore, il grado alcolico. 

Le differenze nutrizionali 

Non ci sono grosse differenze nutrizionali tra il vino bianco e il vino rosso. Sono molto simili visto che condividono lo stesso frutto di origine. Ma la lavorazione può fare una certa differenza, soprattutto per quanto riguarda il vino rosso. Le bucce, i semi e gli steli che restano a fermentare nel vino rosso gli conferiscono, oltre al suo pigmento, anche tanti altri composti salutari: riboflavina, ferro, manganese, potassio e altre vitamine e minerali. Anche il vino bianco ne contiene, ma in quantità decisamente minori. A favore del vino bianco però, possiamo dire che ha un apporto calorico molto più basso. 

Le proprietà benefiche

Soprattutto il vino rosso, che fermenta insieme alle bucce e ai semi dell’uva, è molto ricco di composti vegetali particolarmente benefici per l’organismo. Aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiache e ha un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare e circolatorio. Aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e, come dimostrano alcuni recenti studi, aiuta a diminuire anche il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer o il Parkinson. Per non parlare del contrasto ai radicali liberi. Un ponderato consumo giornaliero di vino può essere l’elisir giusto per restare giovani, allegri e in salute.

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