Sarebbe sciocco negare che la tecnologia ha migliorato la vita di molti. Soprattutto a lavoro, è tutto più agevole, più veloce, con un risparmio di tempo e di energie notevole. Senza considerare che i social network sono (stati) utilissimi a tanti per ritrovare vecchie conoscenze, fare nuove amicizie o acquistare oggetti fantastici mai visti prima. Però… c’è un però. Forse li usiamo troppo e dovremmo prenderci un periodo di sano social detox! Una disintossicazione dal mondo social per imparare a goderci di nuovo la vita reale. Seguiteci e vi spiegheremo perché!
Il tempo
Alcuni studi dicono che mediamente trascorriamo 2 ore al giorno incollati al cellulare per controllare email, post, likes, cuoricini e via dicendo. Detto così non sembra molto, ma se facciamo un breve calcolo la consapevolezza cambia. 2 ore al giorno equivalgono a 60 ore al mese ossia 720 ore in un anno. Togliendo 10 ore al giorno tra sonno e pasti, possiamo dire che trascorriamo 51 giorni all’anno dedicati soltanto a internet e social, riempiendo poi le nostre conversazioni di “mi piacerebbe tanto fare …, ma non ho proprio il tempo!”
Niente cellulare prima di dormire
Notifiche, pollici in su, commenti, cuoricini di IG possono aspettare. È scientificamente provato che stare davanti ad uno schermo prima di addormentarsi disturba il sonno. Quindi oltre a rubarci del tempo per noi prima di addormentarci, peggiorerà anche la qualità del sonno e l’umore del giorno successivo.
Liberarsi dei post
Basta con la sensazione di dover per forza documentare qualsiasi cosa si faccia o ci capiti sui social network. Non è necessario far sapere a tutti cosa stiamo combinando. Respiriamo a pieni polmoni i nostri momenti felici con i piedi per terra, senza per forza doverli condividere nel virtuale.
Niente cellulare a tavola
Oltre ad essere poco educato e poco igienico, stare incollati allo smartphone mentre si è tavola ci priva di gran parte del piacere di condividere un pasto. Niente foto per i social, niente messaggini, niente post. Riscopriamo la bellezza di assaporare i deliziosi cibi che abbiamo nel piatto, scambiando due chiacchiere con chi ci è di fronte. Riappropriamoci del “qui ed ora”!
Social e internet ogni giorno sì, ma per poco tempo
Massimo 30 minuti al giorno. Solo le cose essenziali: email di lavoro, 30 secondi altrove e poi basta. Via il cellulare e guardiamoci intorno. Miglioriamo la qualità del nostro tempo. In casa, al lavoro, organizzando un’attività in famiglia o ritagliandoci più tempo per i nostri hobby.
Shopping di persona
Tra i mille vantaggi di internet e dei social c’è quello di poter comprare qualsiasi cosa stando comodamente seduti sul divano di casa o mentre siamo in attesa dal parrucchiere. E se, invece, un paio di quei 51 giorni all’anno che passiamo connessi li trascorressimo in giro per negozio a fare del sano shopping di persona? Incontriamo volti reali mentre tocchiamo con mano i prodotti che ci occorrono. Si sa, fare acquisti fa bene allo spirito, ma in questo modo daremo anche una mano concreta anche all’economia reale.
Meno ossessioni
Inutile dircelo, se il profilo del nostro ex è lì a portata di mano, una sbirciatina ogni tanto gliela diamo. E poi via a rimurginare, a farci mille film su foto, commenti, like e supposizioni. Per carità! Tutte ossessioni inutili che possono solo ostacolare la nostra felicità!
Più attenzione
Più del 50% degli utenti cerca informazioni, legge o scrive qualcosa al cellulare mentre fa altro. Soprattutto mentre si sposa, a piedi, in bici o addirittura in macchina! In questi casi, l’eccessivo uso del cellulare può essere davvero un pericolo per noi e per gli altri!
Tenere un diario
Direte voi, cosa c’entra un diario con i social network?! Eppure c’entra. Perché tenere un diario personale (privato!) aiuta a conoscersi meglio, a dedicarsi del tempo e a non proiettare ossessivamente le nostre giornate sui social aspettando le reazioni o l’approvazione di semi-sconosciuti. Tenere un diario personale vi aiuterà a disintossicarvi dal virtuale e a riappropriarvi della vostra vita senza nemmeno accorgervene. Provare per credere.