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Polemiche per Giorgia Meloni con la figlia al G20

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Conciliare carriera e famiglia è spesso un lavoro difficile per molte donne. Se poi la donna in questione è il primo ministro del Governo italiano, la questione è ancora più spinosa. Giorgia Meloni è la nuova premier italiana solo da poche settimane ed è già stata criticata per aver portato sua figlia “al lavoro”. Da quando sono state pubblicate le sue foto in compagnia della figlia Ginevra a Bali, dove era in corso il G20, in Italia è scoppiata una nuova polemica. In molti hanno iniziato a chiedersi quanto coinvolgere la figlia nelle sue attività politiche potesse “distrarre” la premier dal suo lavoro. Una polemica tanto assurda quanto avvilente che si è protratta per alcuni giorni, fino a quando non è intervenuta la diretta interessata con un post a dir poco deciso. Com’è nello stile della Meloni. 

G20 del 15 e 16 novembre

Come tutti ricorderete, il 15 e 16 novembre scorsi si è tenuto il G20 organizzato dalla presidenza di turno indonesiana, a Bali. Come sempre, alla manifestazione hanno partecipato tutte le maggiori potenze economiche mondiali, e Giorgia Meloni era lì a rappresentare l’Italia. Oltre agli incontri più importanti, a margine dei lavori, la premier ha preso parte a numerosi incontri bilaterali con altri capi di stato. Ha incontrato Justin Trudeau, premier canadese, Anthony Albanese, primo ministro dell’Australia, Narendra Modi, primo ministro indiano, Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese, Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, e il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan.

Unica donna tra i Premier

Una lista di nomi che già da sola basta ad evidenziare l’importanza del G20 e del ruolo che la Meloni – come tutti gli altri presidenti del Consiglio prima di lei – ha ricoperto a Bali. Senza contare il fatto che, su venti, la presidente del nostro governo era l’unica donna premier dell’evento. Particolare situazione che avrebbe dovuto offrire l’assist perfetto per una riflessione sulla partecipazione delle donne ai tavoli che decidono le sorti di gran parte del mondo. 

La polemica

Invece, tornando in Italia, Giorgia Meloni si è ritrovata al centro di una polemica che ha quasi del surreale. È iniziato tutto con un articolo pubblicato su La Stampa nel quale Assia Neumann Dayan ha scritto che “le operaie non si portano le figlie in fabbrica, chissà come mai” e che la “Meloni non avrebbe problemi a colloquiare con la Cina mentre aiuta Ginevra a fare le sottrazioni”. Aggiunge poi “io se fossi in lei mi farei questi tre giorni a Bali tra adulti, figlia mia scusami ma mamma sta salvando l’Italia, se hai bisogno chiedi a papà, torno presto, lavati i denti”. Un intervento che ha avuto eco su altri giornali e soprattutto sui social, dove molti si sono sentiti in diritto di esprimere il proprio parere su come la Meloni gestisce lavoro e famiglia. 

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#31

Ci sono voluti ben 76 anni di Repubblica italiana e ben 30 premier, prima che a Palazzo Chigi si insediasse una donna. Giorgia Meloni è la prima donna ad aver giurato come Presidente del Consiglio dei ministri. Una novità che – oltre la fede politica di ciascuno – dovrebbe essere accolta da tutti come un grosso passo avanti per un paese che fa ancora molta fatica a staccare dalla donna realizzata l’etichetta di moglie e madre. In più occasioni la premier ha ribadito che non avrebbe mai trascurato né i suoi impegni politici né sua figlia, un doppio, gravoso impegno che andrebbe elogiato e sostenuto e non demonizzato o, ancor peggio, strumentalizzato.

E se il premier fosse stato un uomo?

E se il premier a partecipare al G20 con figlia di sei anni al seguito fosse stato un uomo? Le polemiche sarebbero state le stesse o la cosa sarebbe passata inosservata? Forse, in quel caso, sarebbe potuta accadere una cosa ancor peggiore. Probabilmente, un uomo nella situazione della Meloni sarebbe passato per una sorta di supereroe: un padre in carriera che, nonostante la gravosità dei suoi impegni politici, amorevole e responsabile, decide di portare con sé sua figlia per stare insieme a lei ed essere un genitore presente pur rappresentando uno dei paesi più importanti al mondo. Di sicuro gli avremmo fatto i complimenti. 

La risposta di Giorgia Meloni

Com’era immaginabile, la risposta chiara e decisa della Meloni non si è fatta attendere. Ancor prima di atterrare in Italia, ha pubblicato sui suoi social: “Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto se sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni. La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è. Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre. Spero che questa risposta basti per farvi occupare di materie più rilevanti e vagamente di vostra competenza.”. A supporto della Meloni sono intervenuti politici di vari schieramenti politici, anche dell’opposizione. 

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