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A quanti anni sposarsi per evitare di divorziare?

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Lo sappiamo, non esiste scienza più imprevedibile dell’amore: chimica, alchimia e fortuna che rimescolano credenze, trascorsi e intere relazioni. Se, da un lato, è ovvio che l’amore non è una scienza esatta, dall’altro lato le statistiche portano avanti delle evidenze che non si possono non considerare. Una di queste prende in esame l’età dei due partner in quanto potrebbe influenzare la durata del matrimonio. Sarà vero? Secondo gli studi, in parte sì: pur non essendo l’unico fattore che determina il successo o l’insuccesso della relazione, gli anni possono essere più importanti di quanto si possa pensare. E l’età più critica è proprio quella che va oltre i 32 anni… 

Presupposti e studi scientifici a confronto

Tendenzialmente si pensa che, più tardi ci si sposa, minori sono le probabilità di divorziare. A testimoniare quanto detto finora vi è uno studio del 2016 di Psychology Today che sostiene quanto segue: rispetto ad un venticinquenne, un ventenne su due ha più probabilità di divorziare. Se da un lato, detto in soldoni, sembrerebbe che una persona matura è più paziente e più incline a tollerare il partner, dall’altro lato la verità non è poi così lineare…

La teoria dei riccioli d’oro

Secondo Carrie Krawiec, terapista matrimoniale e familiare della Birmingham Maple Clinic della città di Troy, nel Michigan, l’età giusta per sposarsi con il minor rischio di divorzio nei primi cinque anni cade nell’arco dei 28-32 anni. Tale assunto viene soprannominato dalla specialista come “teoria dei riccioli d’oro”: a quest’età, secondo la Krawiec, le persone non sono né troppo giovani né troppo vecchie e quindi più inclini ad un matrimonio saldo.

Che età avere per scongiurare il divorzio?

Anche gli studi condotti dal docente di sociologia dell’Università dello Utah, il professor Nicholas H. Wolfinger, risultano utili all’indagine. Secondo le sue ricerche, basate su un ampio campione di fidanzati tra il 2006 e il 2010, una coppia su cinque fidanzata tra i 20 e i 24 anni o dopo i 35 anni si è separata, mentre chi aveva tra i 28 e i 32 anni ha visto il suo matrimonio durare nel tempo.

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La svolta dei 32 anni

Le ricerche hanno dimostrato che esiste una fascia d’età compresa tra i 28 e i 32 anni in cui i matrimoni hanno le probabilità di successo più alte rispetto ad altre età. Man mano che si va oltre i 32, diminuiscono le probabilità di successo del matrimonio e il rischio del divorzio aumenta ogni anno del 5%. Anche qui sono diversi i fattori ad aumentare tale rischio: molteplici relazioni importanti avute nel passato, questioni finanziarie, carriera, dinamiche lavorative e tempo libero. E tutto questo è ancor più minaccioso se coinvolge entrambi i partner.

Dati aggiornati

C’è da dire che l’Italia, così come i nostri vicini paesi europei, non rientra tra gli stati col tasso più alto di divorzi, per questo le statistiche e gli studi provengono maggiormente da oltreoceano: stando a quanto riportato dallo studio legale Wilkinson & Finkbeiner, negli Stati Uniti ogni 42 secondi c’è un divorzio e il 60% degli individui che hanno divorziato hanno un’età compresa tra i 25 e i 39 anni, arrivando al 67% di probabilità che il matrimonio si interrompa in un periodo di 40 anni. L’età è un fattore che torna sempre ma…

… Può mai essere tutto qui?

La domanda sorge spontanea: è sufficiente avere non più di 32 anni e non meno di 28 per avere un matrimonio da favola? Magari fosse così semplice! Il segreto, piuttosto, risiede nella forza e nella spensieratezza della giovinezza con il giusto mix di maturità di chi vive gli anni che vanno tra i 20 e i 30. È necessario essere aperti al compromesso ed alla mediazione, incentrando il rapporto col proprio partner sull’affiatamento, sulla comunicazione e sui tempi giusti. Ricordate: l’amore vince sempre!

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