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Pasta! Tante curiosità sul cibo più amato in Italia (e all’estero)

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La pasta è uno dei cibi più consumati al mondo. Lunga, corta, rigata, liscia. Se ne contano più di 360 formati e ha una versatilità in cucina comune a pochi altri alimenti. È questo a renderla l’ingrediente perfetto sia per soddisfare le esigenze alimentari più basilari che per le sperimentazioni culinarie più innovative. 

La pasta è da sempre uno dei simboli dell’italianità. Lo dice il suo stesso nome che, come la “pizza”, non ha una traduzionenelle altre lingue. La pasta è “pasta” in tutto il mondo. Ma sapete proprio tutto a riguardo? Quando nasce, chi l’ha inventata, quali erano i primi formati, quali erano gli ingredienti per la pasta nel passato?

Che forma aveva la prima pasta?

Probabilmente somigliava molto alle lasagne. Non si sa di preciso a quando risale il primissimo piatto di pasta, ma siamo sicuri che è un alimento nato nel bacino del Mediterraneo. La sua prima comparsa in letteratura risale al V secolo a. C., se ne fa menzione in un’opera di Aristofane. Ma è poi negli scritti dell’epoca imperiale che si hanno numerose citazioni, soprattutto delle lagane, un semplice impasto di acqua e farina ridotto a sfoglia sottile e tagliata a strisce.

La pasta secca è un’ “invenzione” degli arabi 

La prima apparizione della pasta secca in una fonte storica risale a metà del XII secolo. In una sorta di brochure pubblicitaria si spiegava la cottura di un formato di pasta lungo e sottile, molto usato soprattutto dagli arabi che vivevano in Sicilia. Furono proprio loro a far conoscere la pasta essiccata. 

In principio era un dolce

La pasta al sugo viene nominata per la prima volta in un testo di Cavalcanti d’inizio Ottocento. Prima, la pasta era esclusivamente un piatto dolce! Ai nostri orecchi può sembrare strano, ma è davvero così. Veniva condita con spezie dolci, cannella, miele e fu solo due secoli fa che qualcuno sperimentò un piatto che prevedeva sale, basilico e pomodoro. Una combinazione di ingredienti che ha avuto un enorme successo anche per la pizza. 

La pasta che divide

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Non tutti provano un amore incondizionato per la pasta e, nel corso della storia, sono stati molti gli studiosi che l’hanno contrastata. Alcuni credevano che un consumo eccessivo di pasta potesse provocare malattie mentali, altri che fosse il piatto preferito dagli scansafatiche. Un esempio? Per la cucina futurista di Marinetti la pasta annientava l’animo virile degli italiani, che avrebbero dovuto mangiare il riso, piuttosto. Molto più patriottico perché prodotto in grandi quantità sul territorio nazionale. Si dice che poi la polemica sia stata messa a tacere quando Marinetti fu fotografato in una trattoria mentre si godeva un bel piattone di spaghetti al pomodoro.

Spaghetti italiani o spaghetti cinesi, di chi è l’invenzione?

La discussione è stata fonte di accesi dibattiti per decenni. Fonti storiche a confronto per capire dove, da un capo all’altro del globo, qualcuno per primo avesse avuto la brillante intuizione di creare un formato di pasta lungo e versatile. Le ultime indicazioni, che un po’ confortano, dicono che verosimilmente la diffusione degli spaghetti in Cina e nel Mediterraneo sia avvenuta contemporaneamente.

I numeri

I numeri legati alla produzione e al consumo della pasta sono stratosferici. I primi consumatori al mondo sono ovviamente gli italiani, con un consumo medio pro capite di ben 26 kg. all’anno. Un’abitudine e una tradizione che stimola la produzione di circa 3 milioni e mezzo di tonnellate di pasta all’anno. Canada, Stati Uniti, Argentina, Francia, Iran sono solo alcuni dei paesi che ci seguono. Hanno un consumo annuo che si aggira intorno agli 8 kg. pro capite annui. 

La giornata mondiale della pasta

Sì, esiste davvero la giornata mondiale della pasta (The World Pasta Day) celebrata il 21 ottobre di ogni anno. In questo giorno, qua e là in giro per il mondo, si organizzano manifestazioni ed eventi per celebrare l’alimento che da secoli – o potremmo dire da millenni – dà sostentamento a milioni di persone ovunque. 

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